Evocare. dal lat. e-vocare “fuori” e “vocare” chiamare.
Chiamar fuori; tipico del regno oltremondano delle anime e degli spiriti.
L’Evocazione è una potente pratica magica che chiama a sé qualcosa di un’altra dimensione. E’ un intreccio di fili che si annodano attorno a ciò che vogliamo trasferire nel nostro mondo e che accompagnano la sua essenza dinanzi a noi.
E’ un’azione potente, che richiede concentrazione, decisione e consapevolezza. Quando abbiamo la piena padronanza di queste tre, siamo in grado di evocare ciò di cui abbiamo bisogno; emozioni, sensazioni, suggestioni, ricordi, suoni, profumi: tutto prende forma attraverso quei sottili fili che legano la nostra intenzione con l’essenza in questione.
L’evocazione è una sequenza di corde robuste nella comunicazione. Si intrecciano tra loro e scendono negli abissi dei nostri valori, degli avvenimenti che hanno dato vita al nostro business e di ciò che desideriamo offrire alla nostra nicchia.
I fili si impregnano della nostra storia e, avendo ben chiaro in mente l’obiettivo da realizzare, si proiettano in avanti, nel mondo delle parole, per legarsi al nucleo di quelle più importanti.
Nel momento della scelta dei termini che vogliamo riportare con noi e riversarli nella comunicazione, questi si illuminano, brillano momentaneamente in attesa di essere prima di tutto compresi da noi. Ogni parola, infatti, ha un significato, una storia, un valore che pulsa al suo interno. E’ necessario conoscere tutto ciò che sta dietro (o sotto) la sua etimologia prima di sradicarla dal suo mondo.
E così studiamo, cerchiamo, approfondiamo e riveliamo le sfumature di cui è composta una parola. Ne conosciamo l’origine, la composizione; ascoltiamo la sua musicalità e la ripetiamo a voce alta; la testiamo con altre sue sorelle per sentirne l’effetto complessivo e valutiamo il suo potere di emozionare e stupire i futuri lettori. In questa breve frase si celano innumerevoli fasi di revisione, dove la mente lavora a stretto contatto con l’intuito e con i pilastri del suo business. Sì, perché le parole devono risuonare con i valori del nostro brand; rispecchiarci; mostrarci come professionisti autentici; far riaffiorare emozioni con più o meno intensità; donarci l’indimenticabilità e riconoscibilità.
E’ tanto da chiedere per le loro piccole essenze. Eppure, una volta scelte, emergono con forza nel nostro mondo, accompagnate dai nostri fili che le avvolgono con cura e attenzione e si manifestano davanti a noi pronte per essere posizionate in nuove dimore comunicative.
Il potere della scrittura evocativa
La bellezza della scrittura evocativa è che, una volta formulata in modo corretto, autentico e in grado di rispecchiarci senza maschera, s’insinua nel cuore del lettore. Scivola sotto la sua pelle e impregna le sue membra. Passa attraverso ogni cosa, senza fermarsi e avvolge, stringe, culla o agita gli animi dei lettori i cui occhi cadono su di lei.
E’ un incanto che non termina mai il suo potere. Anche dopo lungo tempo, il suo potere resta sotto forma di granelli luminosi che scintillano risvegliano l’intuizione e il desiderio di scoperta e di mistero dei nostri utenti.
Oltre agli effetti che ha sulle persone, la scrittura evocativa è meravigliosa anche per le forme in cui decide di manifestarsi.
E’ estremamente libera è possiamo scegliere l’intensità della sua forza.
Può essere delicata e appena accennata, quel tanto che basta per solleticare le emozioni e farle riaffiorare con dolcezza.
Può essere presente e visibile, ma non esagerata. Utile per toccare la dimensione dei sogni e delle suggestioni che accompagnano i desideri degli utenti.
Può apparire con irruenza e travolgere i lettori. Sconvolgerli. Stravolgerli e stordirli. L’effetto può essere molto intenso, se le parole scelte sono quelle che stanno a cuore anche alla nostra nicchia.
La pressione della scrittura evocativa dipende, ovviamente, dai nostri valori, dall’anima del nostro business e dall’argomento da trattare. Possiamo variare la sua intensità in base al periodo, alla stagione, alle emozioni che vogliamo far provare. Siamo in grado di plasmarla a nostra immagine e di portare il nostro specchio emotivo nel panorama digitale.
Possiamo mutarla e renderla morbida, dolce, soave o tuffarci in mare di emozioni rocambolesche e perturbanti.
Possiamo fare molto, quasi tutto, con la scrittura evocativa.
Quali valori leghiamo ai nostri fili prima di chiamare fuori le prossime parole?
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