
Scrivere senza chiedere scusa
Un piccolo manifesto per brand stanchi di sembrare tutti uguali. E per chi ha una voce che scalpita per uscire.
Scrivere senza chiedere scusa è il primo passo per liberare la voce del tuo brand.
La tua, non quella che hai imparato copiando le formule giuste.
Non quella che cerca di piacere a tutti, ma quella che parla a chi ti sta cercando davvero.
Ti stai adattando. Forse troppo.
Stai cercando di compiacere.
Di adattarti. Di allinearti agli altri.
Di rispettare le aspettative, dimenticando che — forse — là fuori c’è bisogno proprio della tua unicità.
Stai limando gli angoli, abbassando il volume, scegliendo le parole “giuste”.
Solo che le parole giuste, se non sono tue, non valgono niente.
Non restano. Non risuonano.
Non vendono.
Il tono “professionale” è il nuovo silenzio
Ogni volta che scrivi una frase che potrebbe essere stata scritta da chiunque, stai perdendo l’occasione di farti sentire.
E non solo sentire: farti riconoscere.
Essere memorabile.
Il mondo è pieno di bravi comunicatori.
Ma sai chi spicca?
Chi sceglie di scrivere senza chiedere scusa.
Chi scrive con voce, pancia e intenzione.
Chi osa una parola diversa, una verità scomoda, una frase che vibra.
Chi ha qualcosa da dire, e non abbassa la voce per dirlo.
Non per provocare. Ma per essere veri.
La tua voce non ha bisogno di filtri. Ha bisogno di fiducia.
Non ti sto dicendo di scrivere tutto quello che pensi.
Ti sto dicendo che puoi scegliere le parole che senti.
Quelle che ti somigliano. Quelle che hai sempre tagliato perché “non si dice così in un testo professionale”.
Solo che professionale non vuol dire piatto.
Non vuol dire impersonale, né grigio.
Scrivere senza chiedere scusa vuol dire questo:
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Dire “io” se hai voglia di metterti in mezzo.
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Dire “tu” se vuoi davvero parlare con chi legge.
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Scrivere come se parlassi con una persona che stimi, non con un algoritmo.
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Smetterla di spiegare, iniziare a evocare.
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Usare parole che senti, non che cerchi su Google Trends.
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Ricordarti che vendere è anche emozionare.
In fondo, lo sai già.
Scrivere senza chiedere scusa è un atto creativo.
Un atto identitario.
Un atto di libertà.
Ed è anche il modo più autentico ed efficace per essere scelta da chi ti somiglia.
Da chi ti capisce.
Da chi, leggendoti, pensa:
“È lei. È quello che cercavo.”
E non è questo che vuoi?
Non piacere a tutti.
Ma farti riconoscere da chi ha bisogno proprio di te.
Vuoi iniziare a scrivere così?
Mi chiamo Margian.
Sono una copywriter emozionale, e aiuto brand con anima a trovare la propria voce — quella che vibra, quella che risuona, quella che non si scusa.
Se vuoi riscrivere il tuo sito, la tua bio, i tuoi testi o definire il tono della tua comunicazione, lavoriamo insieme.
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