Posts tagged “blogger”

Cosa rende un blog indimenticabile?

Affronta un argomento specifico e si rivolge ad una nicchia (o addirittura una micro-nicchia).
Ha un tono di voce, che comunica una personalità unica e coinvolgente.
Mostra un visual che fa sognare la mente del lettore e lo aiuta ad immedesimarsi ancora di più nel contenuto.
Propone un modo di vedere del tutto nuovo rispetto ai competitor.

La potenza di questa piattaforma risiede in tutti questi elementi (e molte altre piccole attenzioni).

Cosa devi tenere a mente per rendere indimenticabile il tuo blog

Pensa attentamente a cosa vuoi portare online. In che modo vuoi contribuire alla community digitale e alle infinite risorse già disponibili? Pondera su quali tue capacità puoi fare risaltare e sfruttare.

• Scegli la tua nicchia o micro-nicchia. La prima è un sottogruppo del mercato digitale, è quella categoria di utenti che rispondono alle qualità che cerchi nei tuoi lettori. La seconda – la micronicchia – è un’ulteriore riduzione della community che hai individuato inzialmente.
• Concentrati sul target che vuoi raggiungere. Partendo dal tuo argomento e dalle tue capacità e analizza i bisogni degli utenti. Che punto di riferimento vuoi essere per loro? Per cosa vuoi farti conoscere e in che modo vuoi influire nella loro vita digitale?
• Porta la tua personalità online. Un blog indimenticabile è prima di tutto una voce riconoscibile. Tramite il tono di voce puoi creare musicalità, ritmo, fluidità della lettura, divertimento. Diventi una identità virtuale riconoscibile, che gli utenti riescono a descrivere.
• Tieniti aggiornat*. Un blog indimenticabile deve avere anche uno scopo nella vita e per essere utile deve progettare contenuti nuovi, ricercati, nati da studio e dalla continua formazione. A meno che tu non voglia parlare della storia della tua vita, approfondisci l’argomento che vuoi trattare e rovescia la prospettiva per vedere se puoi fare emergere nuovo punti di vista.
• Cerca il confronto e crea un racconto. I feedback sono utilissimi per migliorare. Non ritrarti quando qualcuno vuole condividere un parere, presta attenzione anche alle critiche più piccole, progetta i tuoi prossimi passi a seguito delle informazioni raccolte. La voce degli utenti può essere la musa di grandi ispirazioni.

E infine, specchiati. Il blog è il riflesso di un argomento in cui credi, con un tono di voce che racconta la tua personalità, un naming che racchiude i tuoi valori. Quando scrivi, fallo anche per te stesso*.

La scrittura intuitiva è un processo di incredibile flessibilità e di ricerca interiore.
Si oppone alla tecnica della scrittura razionale ed “estroversa” e risponde, invece, all’indole delle voci introverse che cercano un’espressione libera.
Nessuna scaletta, niente processo lento e studiato né mille post-it sparsi con tutti i concetti che vogliamo inserire nel nostro articolo.

Cos’è la scrittura intuitiva

La scrittura intuitiva raccoglie una formulazione spontanea dei nostri pensieri. Si presenta come un’esplosione creativa, una spinta irrazionale o un’idea improvvisa.
Le parole si generano autonomamente e scivolano dalla nostra mente alla pagina bianca.
Le frasi si compongono per raccontare brevi scenari, forse scollegati, però ricchi di suggestioni e di emozioni.
La scrittura intuitiva racconta i nostri pensieri lasciandoli liberi di muoversi. La flessibilità richiesta da questa tecnica è totale. Bisogna essere completamente disposti a farsi trasportare dalle nostre parole.

Questa forma di scrittura è un pugno allo stomaco per tutti coloro che si presentano come architetti delle parole. I copywriter non accettano volentieri l’intuizione come strumento da utilizzare per la propria attività professionale, ma riconoscono il suo potere quando decide di manifestarsi nella loro mente.
In quanto tecnici dei testi, siamo pensatori, analizzatori di significati, designer di testi. Vogliamo avere il pieno controllo delle nostre azioni e dei nostri ragionamenti. E, per questo, la scrittura intuitiva risulta una nemesi da allontanare durante il nostro lavoro.

E quindi perché ne parlo?
Perché la scrittura creativa è una tecnica tanto incompresa quanto magica.

Quando può tornare utile?

La scrittura intuitiva è un processo flessibile, che aiuta soprattutto scrittori, blogger, storyteller. 
Rispetto ai copywriter, che si occupano di redigere testi capaci di rispondere ad esigenze di utenti mai visti, per la categoria sopra è necessario lasciarsi ispirare. Per farlo possiamo affidarci all’inspirazione spontanea o al nostro processo creativo.

Raccontare liberamente è un’abilità molto difficile da applicare, perché è normale porsi continuamente dei quesiti sul senso del testo, sulla fluidità della lettura, sul messaggio che vogliamo condividere. Per questo la scrittura intuitiva non è così scontata da avviare.

Quando si manifesta, può tornare utile per:

• scrivere storie, anche se all’inizio potrebbero non avere una linearità nella contenuto;
• redigere articoli per blog che parlano di lifestyle, emozioni ed enfatizzano sulle suggestioni che vogliamo condividere con i nostri lettori;
• narrare esperienze che arricchiscono il nostro personal branding;
• far emergere la nostra creatività senza limitarne la fantasia

Come si sviluppa la scrittura intuitiva? Lo puoi leggere nel prossimo articolo.

Creare e gestire un blog è un esercizio quotidiano e impegnativo, che richiede tempo, studio e tanta sperimentazione.
Non si tratta solo di scrivere per riempire delle pagine digitali, ma di proporre le tue idee nell’aere virtuale, di contribuire alla comunicazione con qualcosa di tuo e di farlo in una piattaforma pronta ad accoglierle e a valorizzarle.

Sto parlando di un blog funzionale.
Tutti i ghirigori, i template, i colori, sono elementi da aggiungere alla preparazione della tua piattaforma, ma andiamo con ordine.

12 consigli prima di aprire il tuo sito

1. Definisci il tema del tuo blog. Di cosa vuoi parlare? Cosa vuoi condividere con tutti? Trova il tuo obiettivo, la tua missione e incidilo anche sui muri.
2. Datti un nome e acquista il dominio su Aruba.
3. Dopo questi due punti, il primo consiglio che ci tengo a condividere con te è molto semplice: trova un webmaster in grado di realizzare il sito che vuoi. Se vuoi farlo autonomamente affidati a WordPress o Squarespace, che ti offrono vari template già pronti e personalizzabili da utilizzare gratuitamente o a pagamento. Se invece vuoi una piattaforma 100% tua, un webmaster ti può aiutare a realizzare il progetto esattamente come lo vorresti tu (e in più riceveresti i consigli di un esperto, che non fa mai male).
4. Se non decidi di lavorare autonomamente, senza il supporto di un webmaster, assicurati di scaricare tutti i plugin necessari (qui puoi trovare alcuni strumenti utili).
5. Logo e grafica ti permettono di realizzare una comunicazione visiva unica e riconducibile all’identità che vuoi comunicare. Dedica del tempo anche per questi elementi. Li puoi sempre cambiare nel tempo, ma se lo fai prima di andare online puoi studiare meglio la realtà che vuoi comunicare attraverso l’associazione di colori e di immagini. 
6. Crea la tua mail e associala al blog . Fai in modo di poter essere contattat*.
7. Avvia le tue pagine social. Non è male aprire questi canali prima dell’avvio del blog. Puoi concentrarti su creare awareness e sul far crescere la tua credibilità prima di lanciare il sito web.
8. Non rinunciare alla newsletter! La mail è lo strumento più vicino ad un messaggio personale. Arriva dritto all’utente, non la deve cercare, non la deve scaricare. Arriva e basta aprirla. Prima la apri e prima la puoi promuovere. Per far crescere la tua mailing list ci vuole tempo e non pensare che la gente sia in attesa delle tue iniziative per iscriversi. Tutte le tue notizie, i freebie, gli eventi, le collaborazioni e altro si riuniscono nella tua newsletter. Parti subito! Scegli Mailchimp, GetResponse, Mailup o altre piattaforme.
9. Google Analytics e Google AdSense. Il primo ti dice quanto traffico sta generando il tuo blog, il secondo ti permette di inserire pubblicità per monetizzare il sito. Sono due tool che, se usati bene e con costanza, possono darti un ritorno non indifferente
10. Arriviamo alle pagine del tuo blog: metti tutt* te stess* nell’About Page. Chi sei è fondamentale. Questa è la pagina che racconta cosa fai, le tue passioni, il tuo tono di voce e perché i lettori dovrebbero leggerti. “Chi sono” è il tuo biglietto da visita, il tuo specchio, il tuo diario segreto che si apre al mondo digitale per incantare i potenziali lettori. Perché ci tieni tanto a creare un blog? Spiegalo nell’about page.
11. Scrivi. Fai tantissima pratica. Non tutto ciò che redigi deve andare nel blog (presta attenzione alla selezione dei contenuti), ma tieni allenata la tua mente.
12. Ricordati perché hai creato il blog. Questo non è un consiglio tecnico, ma altrettanto importante. Con il passare del tempo, potresti rischiare di postare contenuti non inerenti all’argomento che hai scelto. Non farti prendere dal panico e dal desiderio di popolare il tuo blog con qualsiasi pensiero. Studia la tua identità e i topic coerenti con il tuo messaggio.

Continua ad informarti su come creare il blog leggendo tutti gli articoli della mia #blogchallenge!

Perché ci impegniamo tanto per emozionare con le parole?

Siamo storyteller dalla notte dei tempi, ma il nostro desiderio di raccontare va ben oltre quello  della gloria, perché sappiamo che per vivere c’è bisogno dell’aiuto del gruppo. E allora ci prodighiamo per creare connessioni, per incantare con le nostre parole, per diventare oratori in grado di affascinare e di motivare gli altri a seguirci.

Raccontiamo per dare vita alla nostra immaginazione.
Ci esprimiamo per condividere pensieri e azioni.
Esponiamo riflessioni e storie che creano scenari quasi visibili agli occhi degli altri.

Lo facciamo perché abbiamo bisogno degli altri.

La motivazione che ci spingeva ai tempi delle caverne era di creare un gruppo in grado di sostenerci contro i nemici, di dare vita ad una famiglia, di continuare il nostro albero genetico.
Ora lo facciamo per motivi in parte simili. Cerchiamo ancora il supporto degli altri e vogliamo sopravvivere. Vogliamo estendere la forza del nostro ruolo all’interno della società, ma lo facciamo anche per emozionare.

Non che prima non ci fosse emozione nel raccontare le storie. Ma lì dove le sensazioni erano necessarie per rendere memorabili gli insegnamenti (la paura per incentivare a non commettere errori, il desiderio di sopravvivere per convincersi a legarsi agli altri, la gioia nel fare buone azioni, la tristezza nel fare un torto, la rabbia nel rimanere soli),  oggi rientrano in quella trepidazione e nelle palpitazioni che cerchiamo per il nostro stesso benessere.

Vogliamo sentirci ancora parte di un gruppo, parte di una storia, i protagonisti o gli eroi in grado di superare sfide che non riusciamo a raggiungere nella vita reale. Sogniamo relazioni inesistenti, avventure impossibili, traguardi irraggiungibili, avvenimenti surreali.
E lo facciamo perché vogliamo credere di essere in grado di vivere una vita del genere, qualora vi fosse la possibilità di farlo.

Siamo sognatori che cercano ispirazione nei racconti; coraggiosi che vogliono spronare gli altri; speranzosi nelle capacità di trasformare la quotidianità in qualcosa di eccezionale.

Raccontiamo per emozionare e per creare legami, ma principalmente lo facciamo per esprimere concetti che non emergerebbero in altre occasioni.

Perché raccontiamo storie?

• scriviamo articoli che incitino gli altri (ma che nascono dalla nostra esigenza di condividere un pensiero importante per noi);
• postiamo sui social media per raccontare altri stili di vita (che ci rappresentano e che speriamo ci portino più vicino a persone simili a noi);
• inviamo newsletter per pubblicizzare novità e promozioni (che presentano una parte della nostra vita professionale, il nostro percorso e a cosa ci stiamo dedicando);
• esprimiamo noi stessi in podcast, audible, ebook, freebie, microcopy deliziosamente posizionati per divertire il lettore (e lo facciamo perché c’è sempre una parte di noi in tutto ciò che facciamo)
• seguiamo corsi su corsi per imparare a raccontare meglio per poter emozionare con le nostre parole

Siamo raccontatori perché è la nostra eredità.
Esponiamo noi stessi per lasciare qualcosa agli altri.
Cerchiamo relazioni per sentirci ancora parte di quel gruppo primordiale. Non abbiamo più bisogno di protezione per sopravvivere, ma vogliamo arricchire la vita altrui e la nostra con le parole, le emozioni e il potere del racconto.

Scriviamo per esserci e per liberare un pezzettino di noi stessi nell’aere (fisico o digitale).
Raccontiamo perché lì riversiamo tutta la nostra vita.
Le storie sono ciò che ci rende umani.

Anche io ho desiderato comunicare con gli altri e l’ho fatto dedicando qualcosa a tutti coloro che vogliono scrivere ogni genere di racconto (lungo o breve, narrativo o per i social). Il mio modo di emozionare con le parole, nella speranza di condividere qualcosa di utile.
Il mio microscopico lascito. 

Quanto spesso ti chiedi se ci sia qualcosa che i blogger non ti dicono?

Template, tono di voce, stile, piano editoriale, argomenti. Il blog è un canale studiato fino ai minimi dettagli: oggi ti svelo quello che i blogger non ti dicono.

L’aspetto del tuo blog

Scegli attentamente il template. I colori, la disposizione del testo, il font e molto altro sono il colpo d’occhio che ti permette già di comunicare la tua identità. Non accontentarti di un qualsiasi template. I blogger non ti dicono mai quanto sia importante il loro sito web, ma è la prima cosa che vedi e l’ultima che ti ricordi. Fai un po’ di ricerca e seleziona qualcosa che si avvicini al tuo stile.

Chi vuoi essere

Acquista il dominio. Prima di procedere con la realizzazione di grafiche, di illustrazioni o di  fotografie brandizzate, assicurati di ottenere il nome che sogni. (Aruba ti può aiutare in questo dicendoti cosa sia ancora disponibile).

Il tuo perché. 
Per quale motivo vuoi essere online? Ambisci a portare online la tua vita; vuoi raccontare una tua passione o lo devi fare per promuovere la tua professione. Trova la motivazione che dà un senso alla tua presenza. Come vuoi cambiare la vita dei tuoi lettori e con quali argomenti?

Definisci il tono di voce del blog. Questo è il momento in cui scegli la personalità che vuoi comunicare online. Individua la caratteristica per la quale vuoi essere conosciuto e declinala nei tuoi blog post. Diventa una voce una personalità facile da riconoscere.

Niente egocentrismo: scrivi per gli altri

Guardando gli altri blogger, forse ti può sembrare che i contenuti escano naturalmente e che scrivano tutto ciò che viene in mente.
In realtà gestire un blog richiede molta attenzione, ricerca, studio e dedizione. Pensa a chi ti vuoi rivolgere e pianifica le tue pubblicazioni. Scrivere di getto forse può valere per chi vuole fare personal branding, ma quante persone riescono a mettersi nei tuoi panni e seguire i tuoi ragionamenti, se non ti impegni nemmeno a scrivere contenuti pensati per loro?

Appare scontato ma è meglio scrivere pochi contenuti ben pensati invece di una pletora di blog post di poco valore. Quello che i blogger non dicono è che per popolare la piattaforma, passano molte ore a studiare e a sperimentare. Escono, vivono esperienze diverse, leggono, si informano. E poi tornano online per raccontare il proprio punto di vista.
Ciò che non svelano è qualcosa di tanto ovvio quanto ignorato: devi essere fiero di ciò che scrivi.
Leggeresti mai i tuoi articoli di fronte ad un pubblico?
Anche se non vedi i volti dei tuoi lettori, stai parlando a delle persone.

Il tempo non è tuo amico

Scrivere è meraviglioso, liberatorio, emozionante ed è stupefacente vedere come qualche parola inserita nell’aere digitale possa ispirare gli altri. Eppure c’è un problema che non si può sorvolare: il tempo.
Scrivere richiede tempo. Non te lo dicono, ma è così. Devi pianificare la scaletta del tuo articolo, scrivere la prima bozza, revisionare un centinaio di volte (questo dipende dai tuoi complessi di perfezione) e valutare il senso, la leggibilità, la SEO e la coerenza con l’obiettivo che ti sei imposto.

Il tempo passa velocemente. Ma ogni ora che dedichi, è un’opportunità per condividere un messaggio in grado di aiutare qualcun altro.

Altri contenuti utili se vuoi iniziare il tuo blog: 

5 cose da sapere
Consigli per generare traffico
Tono di voce e personalità
Testare la leggibilità del testo 
Strumenti utili per blogger

La tua carriera di blogger è iniziata grazie alla tua natura racconta-storie e all’ispirazione nata dal paragone con gli altri.

Ora, che stai crescendo e inizi ad avere un tuo seguito, quello stesso paragone ti sta mangiando dentro. 

Come puoi emergere e differenziarti dagli altri?
Cosa devi fare per scrivere testi coinvolgenti e memorabili?
Perché un utente dovrebbe scegliere il tuo blog?
Il tuo blog riesce a sostenere il paragone con gli altri?

Il paragone tra blogger: 8 consigli per sostenere il confronto 

• Scegli meticolosamente chi vuoi seguire 

I tuoi blogger preferiti devono essere selezionati con attenzione. Non cadere nel girone dell’amicizia o della gentilezza. Seguire un blog richiede tempo, dedizione e soprattutto interesse nei confronti dell’argomento e del tono di voce utilizzato dal blogger. Quindi cosa ti piace leggere e cosa può aiutare a stimolare la tua creatività? Dai valore alla tua lista dei preferiti. 

• Ricorda che vedi solo ciò che ti viene mostrato

Ogni blogger teme il paragone e per salvarsi, spesso, sceglie di mostrare solo gli aspetti più scintillanti e meravigliosi del suo lavoro. Argomenti frizzantini, contenuti ricchi di entusiasmo: tutta la sua vita sembra una continua gloriosa vittoria. Personalmente apprezzo anche chi cerca di mostrare quel lato un po’ grezzo del nostro mestiere. Ricorda che solo perché non c’è scritto, non vuol dire che non ci siano delle difficoltà da affrontare. Non esiste la perfezione. Puoi scegliere di apprezzare il blog post per il suo contenuto o per il tono di voce, ma non cadere nella paranoia del confronto. 

• Fai un’analisi su te stesso prima di paragonarti agli altri 

Innanzitutto: perché vuoi proprio specchiarti nel lavoro degli altri? Qual è la motivazione che ti spinge a voler essere come qualcuno? Non sto parlando di aspirazione o di mentor da seguire con cieca fedeltà, ma di porre il tuo lavoro al di sotto di quello degli altri perché non è simile nel tono di voce e nel modo di esporsi. 

Prima di annegare tra le angosce personali, concentrati sui tuoi valori e i tuoi obiettivi. Chi vuoi essere e a chi vuoi cambiare la vita? La tua identità è unica per un motivo: lavora sull’enfatizzarla ed, eventualmente, su come portarla ad essere all’altezza delle tue aspettative. 

• Smetti di seguire un blogger quando senti che non fa per te 

Non devi leggere blog di chi non ti piace solo perché è famoso o perché tutti ne parlano. Se non rispecchia lo stile di comunicare che cerchi o non tratta gli argomenti che aveva promesso, puoi abbandonarlo per seguire chi merita invece il tuo tempo.

• Concentrati su di te

Come indicato prima, pensa ai tuoi valori e a chi vuoi essere. Concediti il tempo di conoscere meglio i tuoi desideri e di dare risposta alle tue domande: come puoi raggiungere le aspetta così alte? Studia, sperimenta, applicati e ritenta. 

• Tieni sempre d’occhio i tuoi obiettivi e festeggia quando li raggiungi

Paragonarsi agli altri può abbassare notevolmente la tua autostima. Quello che ti consiglio di fare è di festeggiare quando raggiungi anche i più piccoli traguardi. Ogni milestone è motivo di gioia. I tuoi passi non sono gli stessi degli altri, ma ti portano più vicino ai tuoi obiettivi. Continua il tuo percorso e scrivi, scrivi, scrivi. 

• La tua identità va oltre quella lavorativa. Non sei solo il tuo lavoro.

Noi siamo l’insieme di tante cose. Dall’educazione ricevuta, all’istruzione, alle passioni, al lavoro e ai sogni: la nostra essenza deriva da un miscuglio di innumerevoli input interni ed esterni. Quindi tu non sei migliore o peggiore degli altri. Non vicini o perdi quando vieni paragonato agli altri blogger. Non devi rubare i lettori o fingere di essere ciò che non sei per diventare popolare. La tua identità si trasmette dai contenuti che comunichi: applicati per illuminarla attraverso le tue parole. 

• Chi l’ha detto che bisogna per forza paragonarsi agli altri? 

Trova l’ispirazione, senza cercare ossessivamente le novità degli altri blogger. Se hai già un tuo seguito (o sei alle prime armi e vuoi creare la tua community), offrigli qualcosa di unico e di tuo. Cos’è importante per te? Condividilo.
A volte, avere la mente libera dal peso del confronto ti permette di spaziare con la fantasia e di fare veramente ciò che vuoi.
E se proprio hai bisogno di paragonarti agli altri, accertati che siano la guida di cui hai bisogno per migliorarti.

Vivi nel paragone con gli altri blogger o ti destreggi liberamente nella tua creatività?

Migliora i tuoi contenuti grazie a strumenti per blogger.

Ti consiglio 5 risorse per sostenere la scrittura delle news per il tuo blog. 

I copilota dei blogger 

Nota: questi strumenti aiutano i blogger a perfezionare e revisionare i propri articoli, ma non sostituiscono una buona pianificazione e la scaletta da fare prima di scrivere una news. 

1. Google Drive e tutto il suo mondo. Questa piattaforma ti permette di creare cartelle, di ordinare i testi, salvare copie di Excel e di presentazioni. È il backup del tuo lavoro di blogger. Puoi scrivere direttamente su Google documenti le bozze dei tuoi articoli, puoi creare la tua scaletta e il tuo piano editoriale con i fogli Google (excel) e progettare presentazioni da inviare ai tuoi potenziali contributor o documenti da allegare poi sul tuo sito. Google Drive è l’angelo che ti guarda le spalle. Io lo uso per tenere tutti i miei articoli e tutti i contenuti prima di caricarli sul sito. E li salvo anche dopo, perché non si sa mai che succeda qualcosa e che mi serva recuperare una news. 
2. Google analytics. Questo magico strumento è lo specchio del tuo successo. Ti mostra l’andamento dei tuoi articoli e, quindi, evidenzia ciò che cercano i tuoi utenti. Sulla base di questi dati puoi determinare le prossime news e creare contenuti che si riallaccino a quelli che sono già stati apprezzati di più. In questo modo puoi farli tornare popolari e generare ancora più traffico sul tuo sito. 
3. Headline analyzer. Personalmente amo lo tool. È la critica costruttiva che ogni blogger vorrebbe ricevere. Ti indica la lunghezza che dovrebbe avere il tuo titolo, il livello di interesse che può generare, l’emozione che può creare e come migliorarlo ancora di più. Funziona secondo un sistema di punteggi e di piccoli consigli ed è molto utile per valutare l’efficacia del titolo e, di conseguenza, anche del corpo dell’articolo (ricordati che devi ammaliare mamma SEO).
4. Yoast SEO plugin. SCARICALO subito sul tuo blog. Parlando di SEO, non puoi fare a meno di questo strumento. Dopo che hai sistemato l’articolo con le tue parole chiave e le hai inserite anche nella meta descrizione e nel corpo del testo, Yoast ti comunicherà la tracciabilità del tuo blog post e ti darà dei consigli su come migliorarla. Il suo ok sarà un bellissimo pallino verde, che illumina le tue giornate da blogger. 
5. Canva. Non serve strettamente per la scrittura, ma sicuramente per dare un colpo d’occhio stupefacente. Canva è il tool del visual: puoi creare grafiche; ideare immagine di copertina; disegnare visual da inserire all’interno dell’articolo e da declinare anche sui social media. 

Apprezzo molto questi strumenti per blogger. Li utilizzo quotidianamente e sono i tool che consiglio costantemente a chi vuole aumentare il traffico del sito. 

Sono 5 piccole chicche dal potenziale disumano. 

Ci vuole un po’ di pazienza per scrivere un articolo, ma quando si riceve il via libera da queste meraviglie, la gioia è immensa. 

Quanto è fluida la leggibilità del tuo testo?
L’occhio procede veloce tra le righe oppure si sofferma, inceppa, si perde e deve ricominciare da capo?
Pensa quanto può essere difficile per i tuoi lettori!

2 letture diverse nello stesso articolo

I tuoi utenti si dividono principalmente in due lettori: 

• amanti dei racconti e dediti alla lettura di tutto l’articolo;
• i discepoli della lettura veloce*

*Lettura veloce: leggere un testo scannerizzando a grandi linee il contenuto. L’occhio salta agilmente da un paragrafo all’altro e cerca di captare il messaggio. Questo è facilmente effettuabile soprattutto grazie alla formattazione (ovvero ai grassetti e ai corsivi), che aiutano l’occhio dell’utente a cercare le frasi per comprendere il contenuto del testo. 

Non puoi fare differenze né avere preferenze tra questi due lettori. Ti trovi, quindi, a dover comunicare un solo messaggio in un unico articolo.
Come si realizza una news che parli a due utenti diversi?

Scaletta, stile e formattazione 

La scaletta è lo scheletro del tuo articolo. La struttura che precede la digitazione del tuo messaggio. L’ordine che risponde in sequenza alle domande a cui vuoi dare risposta.
Con la scaletta realizzi un elenco puntato della sequenza di informazioni che devi inserire e qui valuti anche la disposizione dei paragrafi, affinché il tuo testo si estenda in modo coerente e comprensibile collegando i vari paragrafi.

Lo stile è la personalità che vuoi dare al tuo blog. Amichevole, professionale, scanzonato, burocratico, ironico: è il tuo modo di raccontarti e l’identità che vuoi comunicare ai tuoi utenti. Tramite lo stile puoi decidere che tipo di lettore vuoi avere.
A chi ti vuoi rivolgere?
Vuoi essere un amico che scanzona i tuoi lettori, un’anima sensibile che supporta gli altri, un burocrate che parla di regole, regolamenti e di come funzionano le cose? Definisci il tuo tono di voce. 

La formattazione è l’impaginazione del testo ed è la funzione che ti permette di inserire i grassetti e i corsivi nel tuo articolo.
Questa è la fase in cui evidenzi le frasi (o parti di frasi) più importanti per la lettura veloce.
Il lettore che predilige la lettura veloce probabilmente guarderà solo il grassetto e cercherà un senso nelle parole messe in risalto.
Cosa fare quindi? Non limitarti a sottolineare solo i termini che vuoi mettere in evidenza, ma enfatizza le frasi che sintetizzano tutto il paragrafo.

L’inchiostro invisibile

Ti lascio un piccolo consiglio: rileggi tutto ciò che hai formattato con il grassetto. Il testo ha ancora senso? Potresti utilizzarlo tranquillamente come riassunto del topic che hai trattato?

Un altro scenario che puoi utilizzare per la revisione è quello del foglio con l’inchiostro invisibile: se tutto il tuo testo scomparisse eccetto ciò che hai scritto in grassetto, potresti pubblicarlo comunque senza modifiche?

Più ti impegni nella leggibilità del tuo testo, più tempo passerà l’utente a leggere i tuoi contenuti e più facilmente si legherà al tuo stile comunicativo.
Oltre alla fluidità della lettura, riuscirai a generare più traffico sul sito. 

Il blog è la culla delle tue parole.
La tua mente creativa sfavilla all’idea di popolarlo con infiniti argomenti, con notizie, riflessioni e con informazioni utili.
Il blog è un canale social al pari degli altri, ma con una qualità in più: è al 100% tuo. Non dipendi da Zuckerberg o da altri geni del digitale, ma sei padrone del tuo forziere di parole e puoi personalizzarlo con template, colori, parole chiave e tono di voce più appropriato per te.

Poi lo inizi e cosa succede? Non sai cosa scrivere. O meglio, le idee potrebbero esserci, ma non sono coerenti con l’identità che hai voluto dare al tuo progetto.

In questo articolo ti aiuto a strutturare il tuo blog e a progettarlo appositamente per la tua community.

Ti condivido le mie 5 regole:

• Tieni bene a mente i tuoi valori e l’identità digitale che hai scelto. Seleziona gli argomenti che rispettano i tuoi principi. Ad esempio: se sei una insegnante di yoga e vuoi enfatizzare la tua anima forte e resistente, gli argomenti da scrivere sono quelli che raccontano come lo yoga rafforzi lo spirito e il corpo; quali posizioni aumentano la resistenza e tonificano determinate parti del corpo; quali esercizi fare ogni giorno per iniziare al meglio le giornate e come spingersi oltre con allenamenti intensi. Per questo tipo di insegnare di yoga, che predilige la resistenza alla sensibilità (sto sempre facendo un esempio e non va preso alla lettera), sarebbe opportuno quindi evitare di dedicare del tempo ad articoli che parlino di meditazione, bevande depurative o altro che rimandi a scenari calmi e distanti dai suoi valori).

• Scrivi parlando direttamente al tuo pubblico. Tieni bene a mente a chi ti stai rivolgendo e non interrompere mai questa connessione con il tuo utente. Il tuo messaggio deve rivolgersi chiaramente a qualcuno di specifico. L’utente chiamato in causa ha bisogno di sentirsi il protagonista delle tue parole.

• Determina il topic da trattare e accertati che sia sempre il focus del tuo testo. Il tuo messaggio deve essere come una freccia che arriva dritta al punto. Puoi arricchire i testi con parole ricercate e suggestioni indimenticabili, ma il senso deve essere comprensibile e chiaro fin da subito. Aiutati anche con grassetti, titoli e titoletti per dare aria all’articolo.

• Occhio alla SEO: la scrutatrice digitale. Complicata, per molti ignota a tal punto da essere ignorata, la SEO è quello strumento che ammicca in modo seducente a Google e fa notare i tuoi articoli. Ti dice se il tuo articolo è leggibile e abbastanza ricco da attirare l’attenzione degli utenti. La trovi in tutti i programmi che offrono piattaforme di blogging: si palesa come quel pallino che cambia colore (come un semaforo) e ti lascia consigli in fondo alla pagina della news per dirti come migliorare il testo.

  

  Un tempo, per avere una buona SEO, bisogna prestare attenzione alle parole chiave, alla lunghezza del testo, alla fluidità del racconto, alla leggibilità e all’efficacia del tutto.
  Ora però, non basta. La SEO continua ad essere una seducente ammaliatrice, ma Google si sta rafforzando per riuscire ad ignorarla.
  Quindi cosa devi fare?
  Allena la scrittura.
  Redigi testi un grado di mantenere l’attenzione, di motivare, di coinvolgere l’utente. Crea contenuti pensati per stravolgere la mente del lettore.

• Infine rileggi, rileggi, rileggi e rileggi ancora. I refusi si nascondono ovunque. Prenditi qualche giorno di pausa prima di riprendere in mano il testo e pubblicarlo. Rileggilo con una mente lucida e distaccata. Leggilo anche a voce alta. Ha senso? Ti sembra musicalmente accettabile? Risuona bene ed è facile leggerlo? La SEO in questo ti può aiutare, ma non fa mai male assicurarti di persona di ciò che hai scritto.

Scrivere testi per blog

Hai bisogno di concederti del tempo per migliorare la tua scrittura, ma non vuoi abbandonare il blog?
Affidati a Copylota per mantenere attivo il tuo canale: delega i tuoi argomenti per popolarlo, in attesa del ritorno della tua penna digitale!

Raccontami l’obiettivo del tuo blog, la personalità che vuoi comunicare, chi vuoi aiutare e perché sei online. Progettiamo insieme i contenuti da inserire nel tuo blog. Sarai presente in tutti i passaggi: ti libererò semplicemente dell’impegno di scrivere i testi.

Redigerò i tuoi articoli come fossi tu a parlare, fino a quando non sarai pronto a ritornare a farlo tu stesso!
Appoggiati al servizio di testi per sito che offro sul mio sito e permetti al tuo blog di crescere raccontandoti mentre ti eserciti nella tua scrittura creativa. 🙂