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Il tono di voce del tuo blog racconta la tua personalità. Ogni articolo che scrivi è l’estensione della identità che hai deciso di portare online e dei valori che vuoi condividere con i tuoi lettori.

Con il tono di voce, arricchisci il tuo blog con contenuti frizzanti che ti fanno uscire dall’anonimato.

Dopo aver individuato i tuoi 3 aggettivi che ti descrivono ed individuare le parole chiave per i tuoi testi, ti suggerisco di seguire altri 6 passaggi che ti elenco qui sotto.

• Comprensibilità

  Quanto è comprensibile il testo? Mettiti nei panni dei tuoi lettori e di chi vuoi raggiungere con i tuoi blog post e considera il suo punto di vista. Se il tuo articolo fa emergere più domande che risposte, fermati e riformula il testo. Ciò che scrivi deve sempre risolvere un dubbio o un problema. Sei in grado di garantirlo in modo semplice e lineare?
  Consiglio: trattieniti dal scrivere di getto e di arricchire i tuoi articoli con paroloni e aggettivi non necessari. Aiuta il tuo target a leggere e a comprendere subito ciò che vuoi comunicare.

• Definire lo stile e controllare il tono di voce 

  La personalità che vuoi comunicare deve impregnare le pagine digitali del tuo blog. Vuoi comunicare un tono di voce compiaciuto, autoreferenziale, protagonista? Oppure cerchi di mostrare il tuo lato più empatico e sensibile? O ancora, vuoi essere diventare popolare per la tua ironia e indomita creatività? Quello che hai scelto di essere deve essere presente in tutti i tuoi contenuti. Non farti prendere dalle emozioni: mantieni il tuo stile.
  Consiglio: rileggi sempre i tuoi contenuti il giorno dopo averli scritti. Quali sono i tre termini che ti vengono in mente per identificare il tono di voce che hai utilizzato?

  Puoi anche scegliere di prendere l’ispirazione del tono di voce da altri blogger, ma sceglieresti mai chi vuoi essere sulla base di cosa fanno gli altri? Sii fedele a te stesso. Se sei uno spirito empatico ed osservatore, non ti suggerisco di fingerti un avventuroso oratore pronto a prendere il microfono. Se sei una lingua estroversa, pronta a farti seguire tra mari e monti accendendo gli animi degli altri, il tuo punto di forza potrebbe non essere quello di rincuorare i cuori infranti che vogliono solo piangere e sentirsi coccolati.

• A chi ti rivolgi

  
  Vuoi dare del tu, del voi o preferisci un tono impersonale? Il tono di voce che hai scelto per il tuo blog risponde già in parte a questa domanda. Se sei amichevole, il tov ti porterà a dare del tu. Se vuoi essere più professionale potresti orientarti verso il “voi” o l’impersonale. Se sei ironico, forse il “tu” ti aiuta a superare ulteriormente le barriere digitali. Come ti rivolgeresti se parlassi di persona al tuo lettore?
  Consiglio: rileggi ciò che scrivi e immedesimati nel tuo utente. Quanto ti senti coinvolto dalle parole che hai scritto? Emerge l’emozione che vuoi condividere? Il tono di voce rappresenta la stretta di mano, l’abbraccio, la pacca sulla spalla, il calcio sul sedere che vuoi comunicare?
  

• Ritmo naturale
  

  Leggi ad alta voce e valuta la musicalità del tuo tono di voce. Il blog post è una canzone senza musica, ma non per questo dovrebbe essere privo di ritmo.
  Leggendo ad alta voce senti chiaramente la linearità del testo e la facilità della lettura dell’articolo. 
  Consiglio: rileggendo ad alta voce, ti blocchi spesso perché si sono parole difficili da pronunciare velocemente? Ti capita di rileggere alcuni paragrafi? Non comprendi il nesso tra un capitolo e l’altro? Correggi tutto ciò che non ti aiuta a scorrere fluentemente il tuo articolo. 

• Il muro di parole
  

  
  Il tuo testo è un pugno nello stomaco? Il tono di voce emerge si nasconde nel blocco di parole concentrate in una cascata di termini volanti? Nota: quanto è stato difficile leggere quest’ultima frase? Riformulando e seguendo il mio tono di voce, lo posso riscrivere così: “Come posso identificare il tuo tono di voce, se mi stordisci con tante parole?”.
  Consiglio: taglia via le parole inutili. Arricchire con vari termini non è sinonimo di qualità. Dai respiro al tuo blog e permetti al tuo tono di voce di prendersi i suoi spazi. Pochi aggettivi ben pensati comunicano meglio la tua personalità. 

• Armonia del fontGrassetti, corsivi, titoletti: dove cade l’occhio del lettore?

  Puoi scrivere un blog post con il tono di voce presente in tutte e le 500, 2000 o 3000 parole che lo compongono. Facilita la lettura evidenziando le frasi che, da sole, spiegano gran parte del paragrafo. Questo articolo è un esempio di questo punto: puoi leggere tutto quello che ho scritto, oppure passare lo sguardo velocemente solo sui grassetti e capiresti comunque il messaggio.
  Il font agevola la lettura. Non tutti gli utenti vogliono dover scannerizzare tutto ciò che digiti: dai la possibilità ai tuoi lettori di praticare la lettura veloce.
  Consiglio: evidenza frasi, non le singole parole. In questo modo il lettore non deve andare avanti e indietro tra i termini sottolineati per approfondire l’argomento, ma può procedere linearmente lungo tutto l’articolo.

Riprendi in mano il tuo blog: riesci a rispecchiarti nel tono di voce?

Scarica la checklist per assicurarti di scrivere blog post con il tuo tono di voce!

Altri articoli rilevanti:

tono di voce. 3 aggettivi per descriverti 
individuare le parole chiave per i tuoi testi 

Dal blog ai social media: come puoi creare una comunicazione in grado di promuovere ripetutamente, ma in modo originale, i tuoi contenuti? Vediamolo insieme.

Il tuo articolo è pronto, leggibile e comprensibile, un testo completamente SEO-approved (leggi qui per sapere come scrivere un blog-post in grado di renderti popolare).
Quello che devi fare ora è condividerlo sui social media, ma è proprio in questa fase che si commettono alcuni errori facilmente evitabili.

Gli errori più comuni

1. si condivide il semplice articolo su tutti i social media senza differenziare la didascalia, né l’anteprima della immagini.
2. su instagram si posta esattamente la stessa immagine di copertina dell’articolo, senza considerare la visione completa del feed.
3. si lascia un link lunghissimo
4. una volta postata la news, non si creano altre comunicazioni simili e non si declina il messaggio
5. non si controllano i dati

Dal blog ai social media: la check-list della tua comunicazione.

1. Ogni social ha  la sua comunicazione e il suo formato. Il target non è lo stesso su tutti i canali e bisogna tenerne conto quando scriviamo i copy per i social media. Anche le dimensioni delle immagini variano in base al canale che si vuole utilizzare. 
   Online trovi varie news che ti informano quali dimensioni funzionano meglio sui diversi social media. Se non vuoi mettere l’anteprima dell’articolo, ma inserire solo la foto + il link, adatta l’immagine che vuoi utilizzare a ciascun canale.
2. Instagram è un canale che va trattato con la massima attenzione. Rispetto agli altri, infatti, richiede un occhio allenato e preciso: rispetta il feed che hai prestabilito e assicurati di utilizzare sempre immagini altrettanto accattivanti. Chiedi sempre: la foto è coerente con il resto del canale?
3. I link lunghi, blu e ingombranti sono un pugno nell’occhio. Distraggono l’utente, che si trova a doversi concentrare con la forza sulla didascalia nera e sono fastidiosi. Quanto è bello trovare un link corto, magari anche personalizzato con un micro-copy e che si posiziona delicatamente nel tuo copy? Sfrutta bitly o altro per accorciarli e customizzarli. (P.S questo vale anche per la bio di instagram. Il link della mia pagina, ad esempio è bit.ly/Leggimi_Copylota)
4. Gli algoritmi dei social media sono dei bastardi, diciamocelo chiaramente. Cambiano spesso, sono difficili da interpretare, ti pestano i piedi e, al tuo minimo sbaglio, riducono la visibilità dei tuoi post fino a renderlo un messaggio isolato e snobbato dalla community. Però c’è anche l’altro lato della medaglia: ti spingono a fare meglio, a studiare, a testare e a sperimentare. Per promuovere un articolo sui social, non puoi affidarti all’unico post con anteprima del messaggio. Devi creare una serie di messaggi simili, che parlino di volta in volta di vari punti trattati nella news in modo da invogliare l’utente a cliccare il link per saperne di più. Per farti amico l’algoritmo, informati su come funziona attualmente e declina il tuo messaggi in vari modi (e rispettivi visual) per arricchire la tua comunicazione. Ad esempio, per questo articolo io ho previsto 8 uscite da postare nell’arco nel mese e solo 2 sono anteprima dell’articolo.
5. Tieni d’occhio tutti i dati e il traffico sul sito! 
   Su quali canali sta andando meglio? Da dove arrivano i visitatori del tuo sito? Queste sono tutte informazioni utili per decidere su quali canali puntare e quali contenuti ricreare per mantenere alto l’interesse degli utenti. Come puoi sapere cosa funziona nel lungo periodo e su larga scala, se ti limiti solo a contare i like dei singoli post? 

Una volta prestato attenzione a tutti questi elementi, crea un piano editoriale. Questo calendario digitale ti aiuterà a vedere chiaramente quante volte vuoi promuovere il tuo articolo del blog e quanti post devi preparare prima di avviare la tua comunicazione.
Vuoi facilitare la programmazione ed evitare di postare sempre all’ultimo? Inizia da qui per la pt. 1 e poi vai alla pt. 2.

Il blog è la culla delle tue parole.
La tua mente creativa sfavilla all’idea di popolarlo con infiniti argomenti, con notizie, riflessioni e con informazioni utili.
Il blog è un canale social al pari degli altri, ma con una qualità in più: è al 100% tuo. Non dipendi da Zuckerberg o da altri geni del digitale, ma sei padrone del tuo forziere di parole e puoi personalizzarlo con template, colori, parole chiave e tono di voce più appropriato per te.

Poi lo inizi e cosa succede? Non sai cosa scrivere. O meglio, le idee potrebbero esserci, ma non sono coerenti con l’identità che hai voluto dare al tuo progetto.

In questo articolo ti aiuto a strutturare il tuo blog e a progettarlo appositamente per la tua community.

Ti condivido le mie 5 regole:

• Tieni bene a mente i tuoi valori e l’identità digitale che hai scelto. Seleziona gli argomenti che rispettano i tuoi principi. Ad esempio: se sei una insegnante di yoga e vuoi enfatizzare la tua anima forte e resistente, gli argomenti da scrivere sono quelli che raccontano come lo yoga rafforzi lo spirito e il corpo; quali posizioni aumentano la resistenza e tonificano determinate parti del corpo; quali esercizi fare ogni giorno per iniziare al meglio le giornate e come spingersi oltre con allenamenti intensi. Per questo tipo di insegnare di yoga, che predilige la resistenza alla sensibilità (sto sempre facendo un esempio e non va preso alla lettera), sarebbe opportuno quindi evitare di dedicare del tempo ad articoli che parlino di meditazione, bevande depurative o altro che rimandi a scenari calmi e distanti dai suoi valori).

• Scrivi parlando direttamente al tuo pubblico. Tieni bene a mente a chi ti stai rivolgendo e non interrompere mai questa connessione con il tuo utente. Il tuo messaggio deve rivolgersi chiaramente a qualcuno di specifico. L’utente chiamato in causa ha bisogno di sentirsi il protagonista delle tue parole.

• Determina il topic da trattare e accertati che sia sempre il focus del tuo testo. Il tuo messaggio deve essere come una freccia che arriva dritta al punto. Puoi arricchire i testi con parole ricercate e suggestioni indimenticabili, ma il senso deve essere comprensibile e chiaro fin da subito. Aiutati anche con grassetti, titoli e titoletti per dare aria all’articolo.

• Occhio alla SEO: la scrutatrice digitale. Complicata, per molti ignota a tal punto da essere ignorata, la SEO è quello strumento che ammicca in modo seducente a Google e fa notare i tuoi articoli. Ti dice se il tuo articolo è leggibile e abbastanza ricco da attirare l’attenzione degli utenti. La trovi in tutti i programmi che offrono piattaforme di blogging: si palesa come quel pallino che cambia colore (come un semaforo) e ti lascia consigli in fondo alla pagina della news per dirti come migliorare il testo.

  

  Un tempo, per avere una buona SEO, bisogna prestare attenzione alle parole chiave, alla lunghezza del testo, alla fluidità del racconto, alla leggibilità e all’efficacia del tutto.
  Ora però, non basta. La SEO continua ad essere una seducente ammaliatrice, ma Google si sta rafforzando per riuscire ad ignorarla.
  Quindi cosa devi fare?
  Allena la scrittura.
  Redigi testi un grado di mantenere l’attenzione, di motivare, di coinvolgere l’utente. Crea contenuti pensati per stravolgere la mente del lettore.

• Infine rileggi, rileggi, rileggi e rileggi ancora. I refusi si nascondono ovunque. Prenditi qualche giorno di pausa prima di riprendere in mano il testo e pubblicarlo. Rileggilo con una mente lucida e distaccata. Leggilo anche a voce alta. Ha senso? Ti sembra musicalmente accettabile? Risuona bene ed è facile leggerlo? La SEO in questo ti può aiutare, ma non fa mai male assicurarti di persona di ciò che hai scritto.

Scrivere testi per blog

Hai bisogno di concederti del tempo per migliorare la tua scrittura, ma non vuoi abbandonare il blog?
Affidati a Copylota per mantenere attivo il tuo canale: delega i tuoi argomenti per popolarlo, in attesa del ritorno della tua penna digitale!

Raccontami l’obiettivo del tuo blog, la personalità che vuoi comunicare, chi vuoi aiutare e perché sei online. Progettiamo insieme i contenuti da inserire nel tuo blog. Sarai presente in tutti i passaggi: ti libererò semplicemente dell’impegno di scrivere i testi.

Redigerò i tuoi articoli come fossi tu a parlare, fino a quando non sarai pronto a ritornare a farlo tu stesso!
Appoggiati al servizio di testi per sito che offro sul mio sito e permetti al tuo blog di crescere raccontandoti mentre ti eserciti nella tua scrittura creativa. 🙂