Raccontare e creare contenuti in linea con la stagione
Siamo all’inizio dell’autunno, periodo dell’anno dove la sostenibilità della comunicazione viene meno.
Viviamo il mese delle ripartenze, del ritorno a lavoro, delle responsabilità e attività che si sono accatastate le une sopra le altre nelle poche settimane di ferie: tutto si riversa su di noi e ci imponiamo di essere prestanti e arzilli già da subito.
In questo periodo, ci gettiamo a capofitto nel nostro impiego e produciamo. Creiamo contenuti, scriviamo articoli, prepariamo newsletter, realizziamo nuovi progetti, elaboriamo possibili idee affiorate durante l’estate.
Ovunque ci guardiamo, c’è qualcosa da fare.
Perché a settembre “bisogna ripartire in bomba”.
Ma questa necessità è realmente così naturale?
Cosa succede quando ignoriamo l’importanza della sostenibilità
In una società iper-produttiva, attiva, lavoro-centrica, sembra che sia innaturale pensare di riposarsi ancora a settembre e nei mesi a venire. Dopotutto ci siamo appena goduti 1-2 settimane di vacanze sotto il caldo torrido dell’estate: più che sufficiente per risvegliare di soprassalto il nostro titolo lavorativo, giusto?
Non proprio.
Proprio perché abbiamo concesso al nostro corpo e alla mente di riposare, di staccare la spina e di allontanarsi dalle responsabilità della nostra attività, ora non è così naturale tuffarsi – testa prima – in un oceano di attività da realizzare subito.
Ci stiamo appena riprendendo dalle ferie, dallo stato d’animo del riposo e un brusco ritorno alla realtà rischia di drenare subito quelle poche e preziose energie raccolte durante l’estate.
Cosa possiamo fare?
Guardiamo alla Natura per ritrovare la sostenibilità nelle nostre azioni e nella comunicazione.
L’ambiente, in questo momento, sta vivendo il nuovo cambiamento in vista della stagione autunnale che è appena iniziata. La trasformazione, tuttavia, è lenta. I colori non mutano di soprassalto, gli animali non stravolgono il loro ritmo correndo come forsennati alla ricerca di cibo, gli elementi non si scontrano per dare forma a venti tempestosi, acque abbondanti, luci luminosissime o terreni subito floridi di risorse.
No. Nella Natura, invece, possiamo osservare una calma attivazione verso ciò che poi porterà gli animali a cercare il proprio nutrimento in vista dell’inverno e agli alberi e alla vegetazione a cambiare veste.
Tutto è lento, calmo e segue un ritmo fatto di piccole e pregiate danze.
Questo perché, nell’ambiente, il cambiamento repentino non è Naturale e spesso genera una risposta violenta. Quando due climi diversi si scontrano all’improvviso abbiamo temporali, grandine e distruzione; la Terra si apre e si muove quando le sue placche si agitano; le maree diventano tsunami.
Ogni cosa improvvisa, viene vista dalla Natura come qualcosa da riportare all’ordine e, per farlo, le azioni che compie non sono mai delicate e gentili.
Se guardiamo al suo comportamento, noi che siamo sue creature, come possiamo pensare di poter ribaltare il ritmo accolto in estate per iniziare subito e agilmente a lavorare?
Le anime indomite sanno anche rallentare
Nel nostro lavoro, soprattutto se siamo solopreneur, siamo noi a determinare le azioni da affrontare nell’arco della giornata.
Quando arriva settembre, tuttavia, dimentichiamo di essere in grado di stabilire autonomamente il nostro ritmo di lavoro e ci scontriamo con l’ansia di prestazione.
In quanto anime indomite pensiamo sia ovvio realizzare qualcosa di strepitoso a settembre e quindi seguiamo il flusso e le aspettative della società e partiamo con lanci, campagne, nuove attività, servizi diversi, prodotti innovativi. La nostra comunicazione si riempie di novità, agilità e di contenuti che pulsano sotto il peso dello stress.
Noi per primə decantiamo la ripartenza rapida e sfrecciamo online con parole prive di riflessioni, ma colme di azioni.
Eppure se ci concediamo un attimo per osservare la Natura, possiamo effettivamente notare cosa sia realmente naturale.
Il ritmo lento, ma deciso, di un tempo che avanza senza fretta; un cambiamento e una novità che si manifesta con calma, in armonia con tutto; un nuovo stile di vita che segue un flusso diverso ma attento a non stravolgere troppo le abitudini dei vari elementi: la Natura ci dice chiaramente che possiamo avvicinarci alla trasformazione, senza strafare, perché è il tempo a nutrire la nostra evoluzione.
È nostra responsabilità prestare attenzione a questi messaggi
Abbiamo realmente qualcosa di già pronto, che vogliamo lanciare?
È il momento giusto per prendere per mano un nuovo progetto?
La nostra nicchia è pronta ad accogliere nuovi messaggi?
Possiamo realizzare tutto quello che abbiamo in mente in modo sostenibile?
Abbiamo energie sufficienti per lavorare con questa intensità?
Stiamo rispettando noi stessə con le attività che vogliamo progettare in questo breve periodo?
Se siamo incertə su quello che proviamo e come stiamo noi, volgiamoci alla nostra nicchia: cosa hanno bisogno di sentirsi dire i nostri lettori? È il momento di spronarli o di farli sentire ascoltati, accolti e condividere parole gentili in grado di nutrire il desiderio di un ritorno lento?
Le anime indomite sanno anche rallentare, quando sentono il bisogno di seguire un ritmo diverso da quello pressante della società.
In quanto spiriti irrequieti, abbiamo già affrontato una volta la dura decisione di prendere in mano la nostra vita e di dare forma ad un lavoro che fosse specchio dei nostri valori e desideri. Ora dobbiamo ricordarci anche di tornare a rispettare noi stessə quando calendarizziamo i nostri contenuti online.
Creare una comunicazione sostenibile
Ora che siamo più consapevoli di quanto possa essere più tranquillo il ritorno a lavoro con l’arrivo di settembre, abbiamo bisogno di individuare un metodo per assicurarci di proteggere le nostre preziose energie durante la pianificazione della comunicazione autunnale.
Di seguito vi riporto una serie di domande, che mi pongo sempre quando arriva l’autunno:
- Qual è l’emozione che si vive a settembre?
- Qual è il livello di energie che abbiamo, quando torniamo dalle ferie (tenendo conto che in molte vacanze non ci si riposa veramente perché si predilige la perlustrazione, il divertimento, una vita movimentata)?
- Quali parole emergono quando pensiamo ai colori che cambiano?
- Di cosa abbiamo bisogno dopo le ferie (coccole, nutrimento creativo, un posto dove sentirsi ascoltati, gentilezza, tranquillità)?
- Quali contenuti abbiamo già, che possiamo legare alle suggestioni di settembre?
Rispondendo a tutto questo, arriviamo a:
- Qual è l’obiettivo del mese (dal punto di vista del business e delle emozioni che vogliamo evocare)?
Una volta definito tutto, è il momento di portare armonia e gentilezza al nostro processo creativo.
Per donarvi altre ispirazioni utili alla cura della vostra comunicazione e ad una creazione di contenuti sostenibile e rispettoa dei vostri ritmi, vi riporto anche le parole di Ambra Caramatti, professionista del marketing gentile: una meravigliosa voce che dona armonia e serenità con le sue newsletter dalle parole delicate e radicate nel cuore.
Marketing sostenibile e gentile: settembre e l’inizio dell’autunno
Settembre segna la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Nel passato il ciclo del lavoro era connesso al ciclo della natura: estate e il raccolto, autunno e il rallentare dei ritmi; tutto andava di pari passo.
Ora il “ciclo del lavoro” è distante da quello della natura. Settembre è il periodo del rientro, dei nuovi inizi, “si ricomincia” – quante volte avete detto questa frase verso il termine delle ferie?
Nuove idee da mettere in atto subito, nuovi prodotti da lanciare, nuovi servizi da testare, nuovi canali di comunicazione da aprire.
Consumiamo energia e impegno senza incanalarli nella giusta direzione.
Cosa vuol dire questo, nel marketing? Che facciamo tanto senza mettere le cose in prospettiva. Non festeggiamo il raccolto, non lasciamo riposare il terreno per la prossima semina.
E se provassimo per una volta a rallentare? A dare spazio a quello che serve davvero, come accade in natura, cosa succederebbe? Come può essere un marketing ispirato ai ritmi della natura?
L’autunno per le filosofie orientali
Per capirlo vi porto un po’ nel mondo che mi nutre, quello delle filosofie orientali.
Secondo la medicina cinese, l’autunno corrisponde all’Elemento Metallo, gli organi e i meridiani coinvolti in questa stagione sono il polmone e l’intestino crasso.
Dal punto di vista simbolico il polmone ci ricorda di respirare di portare energia e nutrimento al corpo. È associabile ad ordine e affidabilità in quanto garante del funzionamento di tutto il corpo. L’intestino ha la funzione di lasciar andare le cose che non ci servono più.
Anche nello Yoga e nella medicina Ayurvedica l’autunno è legato al Dosha Vata che si relaziona con l’elemento naturale dell’aria e che regola a livello del corpo l’eliminazione delle tossine a livello dell’intestino.
In pratica anche secondo queste filosofie l’autunno è fatto per l’introspezione; per capire di che energie nutrirci e cosa eliminare.
Il marketing autunnale
Come possiamo rendere le energie della natura di ispirazione e supporto al nostro marketing?
Ecco alcuni suggerimenti:
Coltivare l’introspezione.
Partiamo dalla revisione. Dedichiamo una giornata per fare la revisione delle attività di marketing, che abbiamo implementato da gennaio a settembre. Per ogni mese possiamo chiederci cosa abbiamo fatto, cosa ha funzionato e cosa no ma soprattutto cosa ci ha nutrito e cosa invece ci ha drenato energia e non desideriamo più fare.
Passiamo poi alla rilettura del piano delle attività di marketing da settembre a dicembre. Contiene ancora delle cose che, nella revisione, abbiamo deciso di non voler più fare? Se sì, togliamole. Controlliamo che ogni progetto abbia il suo spazio e non si accavallino lanci di prodotti e servizi nuovi nello stesso periodo (non avremmo modo di comunicarli come si deve).
Respiriamo aria nuova
Fatto tutto questo, iniziamo a pensare al nuovo anno partendo dalle leve base del marketing mix, sempreverdi. Prendiamo un quaderno e rispondiamo a queste domande:
- Prodotti/Servizi: quali prodotti/servizi vogliamo tenere? Ci sono nuovi prodotti da introdurre? Di cosa ha bisogno il nostro target?
- Prezzi: come ci fanno sentire i prezzi che abbiamo scelto? Sono profittevoli o stiamo lavorando in perdita? Abbiamo già raggiunto il punto di pareggio? Vogliamo fare sconti o svendite? Se si, quando?
- Promozione: come e dove intendiamo promuovere il nostro lavoro? Su che canali? Con che modalità? Abbiamo un canale che funziona meglio di altri?
- Placement (luogo): dove vendiamo il prodotto/servizio? Come possiamo renderlo più accessibile? Più facile da comprare o da usare?
Una pratica autunnali per il corpo
Se siamo solopreneur o comunque il nostro business porta il nostro nome, siamo noi la nostra risorse più importante. E dobbiamo prenderci cura di noi.
Per questo ho selezionato per voi una respirazione Yogica che potete praticare per riconnettervi al vostro corpo e allinearvi all’energia di questo periodo.
Respirazione a narici alternate (versione semplice).
La respirazione a narici alternate è una tecnica pranayama, che ha effetto calmante e aiuta a ridurre lo stress e prepararci alla meditazione.
Come si pratica:
- Sedetevi con la schiena dritta e le gambe incrociate in posizione comoda;
- Appoggiate la mano sinistra al ginocchi sinistro;
- Portate la mano destra di fronte al volto. Appoggiate il pollice destro alla narice destra, indice e medio rimangono a contatto con il palmo della mano e anulare e mignolo sono a contatto con la narice sinistra;
- Tappate la narice sinistra con anulare e mignolo e inspirate dalla narice destra;
- Terminato l’inspiro tappate la narice destra con il pollice ed espirate dalla narice sinistra;
- Inspirate ora dalla narice sinistra tappando la destra;
- Espirate dalla narice destra tappando la sinistra.
Questi 4 movimenti di inspiro ed espiro danno luogo ad un ciclo. Potete ripetere il numero di cicli di respirazione che preferite, potete partire – ad esempio – con 7 cicli.